La mia storia

Mi chiamo Stefano Caldera, ho 18 anni e vivo a Poncarale (Brescia). Frequento un liceo linguistico, ma mi è sempre piaciuta l'elettronica e l'informatica. Da bambino mi divertivo ad assemblare i computer con un amico di famiglia esperto, e ricordo ancora la prima volta che accesi internet in casa: un cambiamento più grande della Rivoluzione Francese. Avevo solo una pecca: non mi piaceva la musica. Quando andavo al mare con i miei e c'era l'animazione, piangevo come un disperato se mia mamma voleva ballare, e non sopportavo tutto quel casino nella testa. Crescendo le cose sono cambiate. E tanto. 

Posso dire con certezza che senza musica non sarei ciò che sono, non ho idea di cosa sarei potuto diventare senza di lei. Posso aggiungere che le sarò sempre debitore, e che non finirò mai di ringraziarla, e posso concludere dicendo che non passa un giorno senza che desideri sentirla dentro di me, ascoltandola o immaginandola, non importa. L'importante è sentirla.

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IL MIO PERCORSO

Mi sono avvicinato al mondo del djing circa 3 anni fa. Fino a quel momento mi divertivo a scegliere i cd da mettere al grest estivo. Ho iniziato con un controller che sembrava più un giocattolo, ma è grazie a quello se è nata questa passione. Nell'arco di alcuni mesi ho costituito un vero e proprio impianto e sono iniziate le prime festine di compleanno. Vedendo che la passione e il divertimento aumentavano a dismisura, ho deciso di compiere passi più ampi. Mi sono attrezzato di casse e consolle professionali, e credetemi, non me ne pentirò mai in tutta la mia vita.

Mi sono esibito ad alcune feste e sagre di piccoli paesi, naturalmente continuando con le feste di compleanno. Ho rifatto completamente il mio repertorio musicale, comprando tutte le canzoni legalmente e sono iniziate le serate nei piccoli locali in zona. Mi sono esibito una sola volta in discoteca per la festa della scuola, quindi lo reputo un modo ancora da scoprire totalmente e con calma. L'evento più importante a cui mi sono esibito è senza dubbio lo scorso capodanno, a Salò.

Dove mi porterà questa strada non lo so, ma so che voglio seguirla.